Carmelitane in lutto

La Chiesa di Nuoro si unisce al dolore della comunità del Monastero Mater Salvatoris delle Carmelitane scalze di Nuoro per la scomparsa di suor Elisabetta della Trinità, al secolo Domenica Buscarini. Nata a Orgosolo il 13 gennaio del 1938 è stata anche priora della comunità.
Il funerale verrà celebrato da monsignor Mosè Marcia domani alle ore 16.30 presso il Monastero in località Cuccullio, a seguire la salma sarà accompagnata al cimitero di Orgosolo.

Di seguito un breve profilo di suor Elisabetta scritto dalle sorelle della Comunità di Nuoro.

Suor Elisabetta della Trinità, al secolo Domenica Buscarini nasce a Orgosolo il 13.02.1938 in una famiglia profondamente cristiana. I suoi genitori Angelo e Maria la educano con ogni cura. Compie a Nuoro gli studi classici e a Cagliari consegue anche il diploma magistrale. Tornata a Orgosolo fu molto attiva nell’Azione cattolica in parrocchia. Entra al Carmelo di Nuoro il primo maggio 1961 ed è la prima professa della recente fondazione del monastero, attuata da M. Cristina Serra di Cagliari e da P. Anastasio del Ss. Rosario, Preposto generale dei Carmelitani scalzi, poi Cardinale e presidente della Cei.
Eletta priora nell’aprile del 1974, a 36 anni, ha retto in tempi alterni la comunità come priora per 22 anni. È stata presidente dell’associazione “Mater Carmeli” che riunisce un terzo dei Carmelitani italiani, dal 2002 al 2008. È stata commissario apostolico presso il Carmelo di Bari nel 2008-2009.
La Comunità deve alla sua coraggiosa e fiduciosa intraprendenza la costruzione del nuovo monastero a Cuccullio, dove la Comunità attualmente risiede dopo la inagibilità del monastero di via Galilei.
Al termine del suo ultimo priorato nel 2017 la sua operosità non viene meno ma si dedica con amore ai compiti che le vengono assegnati.
Nel febbraio del 2019 le viene diagnosticato il tumore che la porta all’incontro con lo Sposo il 21 agosto.
È stata una donna intelligente, aperta, forte e coraggiosa. È stata amata e stimata da quanti hanno avuto la gioia di avvicinarla. Ha vissuto con immenso amore la spiritualità carmelitana, irradiando attorno a sé fiducia, fede, speranza e saggezza umana e spirituale.

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