Bitti in festa per padre Ciriaco Bandinu

Padre Ciriaco, educatore e missionario
La Messa al santuario di Nostra Signora del Miracolo con il superiore degli Oblati di San Giuseppe

 

Chircheddu torna nel suo nido, dove era partito nel 1951 ancora adolescente direzione Asti, per entrare nel seminario, casa madre degli Oblati di San Giuseppe. Lo fa in una calda domenica di luglio, nella chiesa di Nostra Signora del Miracolo, che lo ha accompagnato nella sua vita oltre oceano. Prima ad Apucarana, città dell’interno del Paranà, poi a Curitiba, la Svizzera del Brasile. Ma neanche il freddo ha spaventato Kellerone, che all’epoca non aveva neppure 30 anni, ma conosceva bene la lezione di Padre Marello: Educare la mente e il cuore.
Padre Ciriaco ha visto il Brasile della dittatura militare negli anni sessanta, lo ha visto affacciarsi nella democrazia negli anni Ottanta, e ha fatto in tempo a vederlo crescere sotto il governo PT, partido dos trabalhadores, partito dei lavoratori. È tornato in Sardegna un anno fa, prima che lo scandalo Lavajato (autolavaggio), rivelasse la corruzione profonda di uno dei cosiddetti BRICS, le economie emergenti del mondo globalizzato. Un gigante di risorse e anime che rischia di sgretolarsi sotto i colpi di un liberalismo selvaggio che vuole cancellare i diritti dei lavoratori e spazzar via quella classe media costruita faticosamente negli ultimi decenni.
Lui non ama le luci della ribalta, così nella sua omelia ringrazia tutti quelli che hanno accettato l’invito, in particolare il gruppo di 15 brasiliani arrivati nel cuore della Sardegna, non solo per godersi le bellezze della nostra terra, ma per rendere omaggio a quel sacerdote che si è fatto apprezzare per la grande umanità, pronto ad ascoltare sempre “o povo brasileiro”, e che oggi ha un ruolo altrettante importante, quello di confessore della parrocchia delle Grazie a Nuoro, come ricorda il vescovo monsignor Mosè Marcia.
Il 19 marzo festa di San Giuseppe, il 30 maggio festa di San Giuseppe Marello, e ora Bitti, tre momenti diversi per celebrare una vocazione missionaria. Un giubileo sacerdotale nel giubileo della Misericordia. Con il parroco Don Mario Mula, ricorda i tanti missionari bittesi sparsi per il mondo che hanno portato alto il nome del paese, davanti agli occhi orgogliosi del sindaco Ciccolini. I vari don Muleddu, Brundu, Cossu, Mannu, Carzedda, ispiratori di un cammino di fede. «Mi guardò con amore misericordioso e mi scelse», Chircheddu cita Papa Francesco ricordando la chiamata di Gesù in occasione di una Messa del mattino. Parla di un sogno fantastico e sacro di Dio, che si manifesta nella preghiera.
Emozioni e memoria del passato riaffiorano nelle commoventi testimonianze di alcuni brasiliani che hanno condiviso con padre Bandinu gioie e dolori. Un passaggio significativo in terre lontane, confermato dalle parole del rappresentante dei giuseppini brasiliani, padre José Alves de Melo Neto, giovane sacerdote che ha raccolto l’eredità nel Collegio Bagozzi, splendida famiglia, creatura di padre Bandinu. Il superiore degli Oblati, padre Michele Piscopo, lo elogia come grande educatore dei giovani, fondatore della prima facoltà oblata, e figura carismatica come Giuseppe Marello. Lavorare nella coscienza delle persone della Barbagia, la nuova sfida di Chircheddu ritornato al nido dopo un volo lungo mezzo secolo.

Priamo Marratzu

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