Lodine (10-16 aprile 2016)

Uniti nella fede e nella carità

di Michele Pittalis*

C’è una cosa che caratterizza la presenza cristiana Lodine, molto significativa e particolare. Accanto alla chiesa di San Giorgio, l’antica parrocchiale del paese, risalente al XVI secolo, rimangono le vestigia del nuraghe De sas trinta battallas. Volendo dare alcune interpretazioni della presenza della Chiesa in questo luogo così storicamente rilevante, possiamo partire da quella più semplice e immediata della costruzione del tempio per l’altezza di un circa un metro, ma si potrebbe richiamare anche il tentativo della Chiesa, come spesso è accaduto nella storia, di superare la cultura precedente, anche in senso religioso, servendosi di ciò che in origine era pagano come “portainnesto” per la novità del Vangelo. Un’ultima interpretazione mi sembra più opportuna e suggestiva: chiesa e nuraghe costituiscono i pilastri su cui è fondata l’identità stessa di Lodine e dei suoi abitanti, ed insieme ne sono anche l’espressione dei valori fondamentali rappresentando la custodia della propria storia e della propria specificità culturale e insieme l’attaccamento ai valori della fede e della civiltà cristiana.
Lodine è un piccolo paese, con poco meno di 350 abitanti, ma fieramente geloso della propria storia, della propria autonomia culturale e amministrativa, delle proprie specificità. L’antica parrocchiale di San Giorgio è forse l’unico monumento storico legato indissolubilmente alla fede della comunità. È un piccolo gioiello architettonico, collocato in una posizione strategica, con uno splendido belvedere che spazia dal lago di Gusana fino ai monti del Gennargentu. La novena e la festa del Santo Patrono sono momenti in cui gli abitanti riscoprono le loro radici e la bellezza dello stare insieme, all’insegna della fede e della devozione. La chiesa è stata più volte oggetto di intervento di restauro, l’ultimo negli anni 2012-2013 ad opera della Sovrintendenza, che ha permesso anche di riportare alla luce gli originali dipinti e le decorazioni nella parete dell’altare maggiore e nelle altre cappelle laterali. Anche la statua lignea di San Giorgio a cavallo, risalente almeno al XVII secolo, nella sua solennità addirittura sproporzionata rispetto alla nicchia che la accoglie, è stata interamente restaurata riportandola allo splendore dei colori originali e alla sua austera bellezza. All’interno è custodita anche la statua lignea di San Liberato abate, agostiniano martirizzato a Cartagine insieme ai suoi compagni monaci durante la persecuzione del re Vandalo Unnerico, alla fine del V secolo: il suo culto è particolarmente sentito dai lodinesi, la statua fu ritrovata quasi provvidenzialmente nelle campagne poco distanti dal paese, ed era probabilmente custodita in una chiesa dedicata al santo andata distrutta. La festa, che si celebra il 17 agosto, è in particolare affidata ai giovani diciottenni e da essi valorizzata e vissuta come un significativo momento di crescita nella fede e nella sana umanità.
La nuova parrocchiale è invece dedicata a San Giuseppe. All’inizio degli anni Sessanta, in considerazione degli angusti spazi dell’antica chiesa di San Giorgio, si iniziò a pensare alla costruzione di una nuova più spaziosa. Il primo settembre del 1966, l’allora vescovo di Nuoro monsignor Giuseppe Melas di venerata memoria, benedisse la prima pietra della costruzione, che fu aperta al culto nel novembre 1967 e quindi solennemente consacrata da monsignor Giovanni Melis il 18 novembre 1984. Anche essa è stata oggetto, negli anni 2014-2015, di un consistente lavoro di ristrutturazione che le ha restituito dignità e bellezza, per ritornare ad essere il centro e il fulcro della vita liturgica della comunità parrocchiale.
La fede dei lodinesi è tipicamente barbaricina: semplice, dignitosa, a volte fin quasi riservata, ma autentica e radicata. In particolare nei momenti di festa, la comunità si raccoglie in un ambiente che rimane tuttavia un ambiente abbastanza piccolo in cui tutto deve essere proporzionato al numero esiguo degli abitanti. La parrocchia cerca sempre di vivere la propria missione con profondità e desiderio di crescita. Molto spazio è dedicato alla predicazione della Parola di Dio e alla catechesi, soprattutto nei tempi forti e in occasione delle novene, sempre molto sentite e partecipate. La devozione alla Madonna è forte e intimamente radicata: la festa dell’Assunta, a cui ci si prepara con la novena, e la festa della Vergine del Carmelo, preceduta da un triduo e da una suggestiva fiaccolata notturna, costituiscono un esempio e una testimonianza della tenerezza e della attenzione filiale che i lodinesi hanno verso la Madre di Dio.
La celebrazione dei Sacramenti, in particolare il battesimo e il matrimonio, costituiscono un meraviglioso momento di festa per tutta la comunità. Nel tempo della gioia, ma anche in quello della prova e del dolore, la comunità è sempre stata capace di esprimere una luminosa solidarietà, attraverso la vicinanza e la preghiera.
La grande generosità dei lodinesi, poi, trova sempre un incoraggiante riscontro non solo nella vicinanza alle normali esigenze della parrocchia, ma soprattutto nella attenzione verso in poveri e i bisognosi. Per quanto, grazie a Dio, in paese non vi siano situazioni di grave indigenza, più volte, specie in Quaresima, la parrocchia ha abbondantemente contribuito con il suo aiuto a altre comunità anche attraverso la Caritas Diocesana. Uguale attenzione e generosità viene sempre manifestata verso le missioni e i missionari.
La speranza è che la stessa Visita Pastorale costituisca un momento di riscoperta delle potenzialità e delle criticità esistenti, ma soprattutto un provvidenziale incoraggiamento verso un nuovo stile missionario ad intra, riguardo alla comunità stessa, favorendo quanto già si fa e spronando a percorrere nuove vie di evangelizzazione e di approfondimento della fede. Ad extra, poi, dobbiamo crescere e maturare sempre più verso quella pastorale di insieme che la nostra Diocesi, accogliendo le parole di papa Francesco, ha abbracciato come via maestra per portare agli uomini del nostro tempo la bella notizia del Vangelo.
Accogliendo il nostro vescovo Mosè, che come Pastore viene per stare in mezzo al suo gregge e condividerne gioie e speranze, angosce e preoccupazioni, questo è il nostro auspicio e la nostra preghiera: crescere insieme per fare della chiesa una vera famiglia, unita nella fede e nella carità.

* Parroco di Lodine

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Il programma
  • Domenica 10 aprile
    Ore 10,30: Celebrazione Eucaristica di inizio della Visita Pastorale
    Ore 15,30: Celebrazione in Cimitero per i defunti
    Ore 17: Vespri Comunitari e momento di Catechesi
    Ore 17,30: Visita famiglie: bambini battezzati e nuove coppie di Sposi degli ultimi anni
  • Lunedì 11 aprile
    Ore 9: Lodi Mattutine e Meditazione
    Ore 10: Visita ai Malati e famiglie defunti
    Ore 16: Visita famiglie: bambini battezzati e nuove coppie di Sposi degli ultimi anni
    Ore 17: S. Messa
    Ore 18: Incontro Operatori Pastorali (CPP, Catechiste, Prioresse)
  •  Martedì 12 aprile
    Ore 9: Lodi Mattutine e Meditazione
    Ore 10: Visita ai Malati e famiglie
    Ore 16: Visita famiglie: bambini battezzati e nuove coppie di Sposi degli ultimi anni
    Ore 17: S. Messa e Adorazione Eucaristica Comunitaria
    Ore 21: Veglia Mariana
  • Mercoledì 13 aprile
    Ore 9: S. Messa
    Ore 10: Visita ai Malati e famiglie
    Ore 11,30: Incontro con l’Amministrazione Comunale
    Ore 15: Ora Nona e Celebrazione Penitenziale
    Ore 17,30: Vespri Comunitari
    Ore 18: Incontro con la Comunità Parrocchiale (famiglie, giovani…)
  • Giovedì 14 aprile
    Ore 9: Lodi Mattutine e Meditazione
    Ore 10: Visita ai Malati e famiglie
    Ore 15-18: Ascolto delle persone
    Ore 18: S. Messa e Novena di San Giorgio
    Ore 19: Incontro con gli uomini, mondo del lavoro, disoccupati (cena insieme)
  • Venerdì 15 aprile
    Ore 9: S. Messa
    Ore 10: Visita ai Malati e famiglie
    Ore 15-18: Ascolto delle persone
    Ore 18: S. Messa e Novena di San Giorgio
  •  Sabato 16 aprile
    Ore 9,30: Celebrazione Eucaristica in Monastero
    Ore 16: Incontro animato con i bambini, i ragazzi e i giovani
    Ore 18: S. Messa e Novena di San Giorgio – Chiusura Visita e consegna Vangeli
    Ore 19,30: Momento di festa nel Salone (invito per tutti)

 

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