La “Chiesa domestica” in cammino con il Risorto

“’Fate della vostra casa una Chiesa”, raccomandava S. Giovanni Crisostomo ai suoi fedeli in un suo sermone. Così i padri conciliari si esprimevano nella Gaudium et spes (48): “La famiglia metterà con generosità in comune con le altre famiglie le proprie ricchezze spirituali. Allora la famiglia cristiana che nasce dal matrimonio, come immagine e partecipazione dell’alleanza d’amore del Cristo e della Chiesa renderà manifesta a tutti la viva presenza del Salvatore nel mondo e la genuina natura della Chiesa, sia con l’amore, la fecondità generosa, l’unità e la fedeltà degli sposi, che con l’amorevole cooperazione di tutti i suoi membri”.
Paolo VI nell’esortazione “Evangelii nuntiandi”, al nr,71, riprende e sviluppa gli insegnamenti del Concilio, affermando in particolare che “ la famiglia, come la Chiesa, dev’essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. Dunque, nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione, tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita”.
Giovanni Paolo II a Puebla e in altri suoi viaggi apostolici ha affermato con forza che “la futura evangelizzazione dipende in gran parte dalla Chiesa domestica”. L’importanza, anzi la necessità insostituibile della famiglia cristiana nell’evangelizzazione, risulta particolarmente importante oggi, blindata a casa, costretta a non abbracciare genitori anziani, figli lontani, a relazionarsi con amici, insegnanti, colleghi di lavoro, attraverso videochiamate.
La capacità di resilienza della famiglia, “piccola chiesa domestica”, oggi è aiutata da diversi sussidi che tante parrocchie e uffici pastorali hanno reso disponibili.
Dalla collaborazione tra gli Uffici CEI Catechistico, per la Pastorale della Famiglia, per la Pastorale Giovanile e per le Comunicazioni sociali, è nato un sussidio per accompagnare la famiglia, i giovani e i bambini, in questo tempo di Covid-19, dalla Pasqua alla Pentecoste (Clicca qui per accedere alla pagina web)

“Viviamo un tempo sospeso – leggiamo nell’introduzione -. Le restrizioni e le limitazioni possono però rivelarsi una preziosa occasione per rendere meno astratta l’idea di “Chiesa domestica” per tante famiglie. Il Vangelo letto dai genitori ai figli, commentato insieme, utilizzato come spunto per la preghiera personale, può rendere sempre più la famiglia luogo primario dell’evangelizzazione, come la Chiesa italiana afferma ormai da tempo. Si riesce così a fare di una necessità una possibilità, accendendo in tante famiglie la fiamma della fede e del Vangelo. Nascono così queste schede – strumento di preghiera e riflessione – che rimandano alla fonte stessa di tutta l’azione catechistica: la Scrittura. Le tracce offerte presentano, di volta in volta, il testo del Vangelo della domenica, un commento di tipo pastorale, alcune note catechistiche e azioni pratiche da compiere nelle proprie case. Il tutto accompagnato da due video settimanali a cura di Marco Tibaldi e don Alberto Ravagnani e da un corredo di testi e foto sui profili social della Cei. I destinatari non sono solo le famiglie o i genitori con i bambini, ma chiunque – giovane, adulto, ragazzo – voglia dedicare un po’ di tempo, la domenica o nella settimana, per riprendere la pagina evangelica proclamata nelle celebrazioni liturgiche. È possibile individuare un percorso che accompagni tutti noi da Pasqua a Pentecoste, disegnato dalla liturgia domenicale attorno al Vangelo secondo Giovanni. Dopo aver ascoltato, infatti, pagi- ne legate strettamente alla risurrezione (nella II e III domenica di Pasqua: Gv 20,19-31 e Lc 24,13-35) il percorso dei Vangeli prevede l’ascolto di Gv 10,1- 10, Gv 14,1-12 e Gv 14,15-21. Dopo la domenica di Ascensione, in cui si ascolta il Vangelo di Matteo (Mt 28,16-20), Giovanni ritorna nella domenica di Pentecoste (Gv 20,19-23). Volendo raccogliere la ricchezza del Vangelo, si è provato a tratteggiare un cammino attraverso queste parole-chiave:

• Credere / FEDE / Fiducia

• Riconoscere / CUORE / Interiorità

• Seguire / PORTA / Passaggi di vita

• Conoscere / VIA / Dialogo

• Amare / AMORE / Gratuità

• Andare / CON VOI / Prossimità

• Ricevere / SPIRITO / Dono

Un’ultima osservazione: nelle schede si è privilegiato il Vangelo della domenica, ma è bene non dimenticare la ricchezza che in questo tempo di Pasqua giunge ai fedeli anche dall’ascolto degli Atti degli Apostoli, proposti come Prima lettura. La concretezza e la bellezza della prima comunità cristiana descritta in quelle pagine offrono, infatti, un importante spunto di riflessione, in particolare in questo tempo in cui è facile scivolare in una “virtualizzazione” forzata della fede.”
“Nel nostro tempo, così duro per molti – diceva Paolo VI – quale grazia essere accolti in questa piccola Chiesa…. entrare nella sua tenerezza, scoprire la sua maternità, sperimentare la sua misericordia, tant’è vero che un focolare cristiano è il volto ridente e dolce della Chiesa!”
Uscire da questo tempo difficile sarà possibile se si concepisce la Chiesa come una famiglia “piccola chiesa domestica”, se le nostre comunità parrocchiali profumano di famiglia. In questi giorni stiamo vivendo “la chiesa in uscita”, la chiesa che vive in mezzo alle nostre case: il Papa, i vescovi, tanti sacerdoti sono entrati nelle nostre case e ci hanno portato Gesù, donandoci l’ossigeno della vita spirituale e la bussola della Parola. Come famiglie speriamo di aver aiutato i nostri sacerdoti ad incarnare nel quotidiano il loro ministero tra pannolini da cambiare, pappe da preparare, adolescenti da ascoltare, malati e anziani da accudire, lavoro che non c’è, perché questo è il vangelo della famiglia, è spezzare il pane, ogni giorno a casa.

L’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia

 

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