Chiesa di Nostra Signora di Monte Nero

Nuoro

 

“Sopra la piccola città, che già era a seicento metri sul livello del mare, sulla cima del Monte sovrastante, fra boschi di lecci e rocce di granito, poco distante dalla proprietà della famiglia di Cosima (nota 12) e dove per la prima volta ella aveva veduto il mare lontano, sorgeva una piccola chiesa detta appunto della Madonna del Monte, su uno spiazzo sollevato e recinto di massi.”

Cosima (1937), Ilisso, 2005 – pag 85

Date utili / festività

Dal 22 al 29 agosto, ogni anno, si svolge la novena

Cenni storici

La Chiesetta della Beata Vergine del Monte Nero, situata sul Monte Ortobene, costituisce un rilevante patrimonio storico e religioso. La sua costruzione avvenne il 26 aprile del 1608, in un incredibile arco di tempo di soli 30 giorni, con il finanziamento di Melchiorre Pirella, Professore e Canonico residente a Cagliari, e dei fratelli Giovanni Angelo e Pietro Paolo Pirella, tutti originari di Nuoro. Questo notevole impegno è documentato da un'iscrizione incisa sopra l'architrave del portale laterale sinistro, la cui traduzione recita come segue:

"Questa impresa fu realizzata grazie al contributo finanziario di Melchiorre Pirella, Professore e Canonico a Cagliari, insieme ai fratelli Giovanni Angelo e Pietro Paolo Pirella, i quali, a loro spese, edificarono questa chiesa in soli trenta giorni. Quest'opera è stata eretta in onore e gloria di Dio Sommo e della Beata Maria Vergine del Monte. Avvenne nell'anno 1608, il 26 aprile."

La leggenda legata alla costruzione dell'edificio sacro racconta che nel 1608, durante il loro viaggio di ritorno via mare da un pellegrinaggio al santuario della Vergine di Montenero a Livorno, i tre fratelli Pirella si trovarono in mezzo a una violenta tempesta. Melchiorre Pirella, uno dei fratelli, supplicò la Vergine, promettendo di erigere una chiesa sulla prima cima che avessero avvistato, nel caso fossero giunti a terra sani e salvi. La vetta che scoprirono fu proprio l'Ortobene, e sulla sua sommità fu costruita la chiesetta. Questa affascinante storia leggendaria conferisce un significato speciale all'edificio sacro situato sul Monte Ortobene, simboleggiando la gratitudine e la promessa mantenuta dai fratelli Pirella nel lontano 1608.

Nell'Archivio del Capitolo della Cattedrale di Nuoro è custodito un documento di rilevanza storica, datato 31 marzo 1846, redatto dal pubblico notaio Emanuele Dorè ad Orune. Questo atto notarile rivela un importante passaggio di proprietà e donazione che coinvolge la Chiesa rurale della Vergine del Monte, situata sull'altura della selva comunale ricca di querce da sughero di Nuoro, conosciuta come Ortobene.

Secondo i dettagli riportati nel documento, i fratelli Agostino, Ciriaco Antonio e Gavino Tola, originari di Bitti, sono i discendenti diretti dei Pirella e hanno ereditato una serie di beni appartenenti al patrimonio della menzionata chiesa. Questo importante edificio sacro, consacrato alla Beata Vergine del Monte, fu donato alla Cattedrale di Nuoro dai fratelli Tola di Bitti mediante un atto notarile formalizzato il 31 marzo 1846. Questa generosa donazione ha rappresentato un significativo passo nella storia della chiesa e del patrimonio religioso della regione

«…dai loro maggiori hanno ereditato alcuni beni appartenenti al patrimonio della Chiesa rurale della Vergine del Monte sita all’eminenza della selva comunale ghiandifera di Nuoro, appellata Ortobene e siccome alli prelodati fratelli Tola verrebbe molto incomodo sostenere più oltre la manuntenzione di detta Chiesa rurale e far le feste che ne prescrive il fondatore per la lontananza del luogo… unanimi e concordi hanno determinato esonerarsi del diritto di patronato attivo e passivo della predetta chiesa rurale della Vergine del Monte e cederlo in unione di tutti i beni che gli stessi fratelli Tola possiedono nei salti e territori di essa città di Nuoro a favore di quella Cattedrale, col patto espresso di essere la medesima tenuta a tutte le riparazioni e feste a quella Chiesa necessarie, tale nel modo che lo erano i prelodati fratelli Tola prima della presente cessione, divenendosi all’uopo alla stipulazione del presente solenne atto»

Nel corso del 1913, il possesso della Chiesetta e del terreno circostante, ritenuto sacro, fu oggetto di contestazioni da parte di privati. Il Capitolo di Nuoro si trovò così costretto a dimostrare in tribunale la sua proprietà e a difendere i suoi diritti. Attraverso una sentenza emessa nel febbraio del 1915, il Tribunale di Nuoro confermò il possesso del Capitolo sulla Chiesa, sulle Cumbessias e sulle relative adiacenze.

In una curiosa nota a margine, nel 1939 Jerace chiese di ricevere una fotografia della Chiesetta di Nostra Signora della Montagna al fine di poter studiare e elaborare un progetto di ristrutturazione sia interna che esterna, un impegno promesso da tempo e richiesto da tutti gli abitanti dell'Ortobene.

La Chiesetta della Beata Vergine del Monte, situata sulle pendici del Monte Ortobene, è stata un luogo di celebrazione di numerose funzioni religiose e culturali nel corso dei secoli. Un esempio di tali celebrazioni è descritto da Grazia Deledda nel suo libro "Cosima," che ebbe luogo dal 22 al 29 agosto.

Nel terzo centenario della sua fondazione, si tenne un pellegrinaggio presieduto dal Vescovo Mons. Luca Canepa, con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale di Nuoro, che nel secolo precedente aveva assunto il giuspatronato della Chiesetta.

Nel 1963, la chiesa fu elevata al rango di Parrocchia del Monte Ortobene e nel 2000, ricevette il titolo di rettoria. Tuttavia, è importante sottolineare anche un triste episodio: la Chiesetta de Su Monte fu oggetto di un attentato dinamitardo il 1 settembre 2002, che causò gravi danni al patrimonio artistico e culturale del luogo. Questo vile atto vandalico distrusse alcune delle antiche cumbissias, il tetto e la lapide dedicata a Grazia Deledda. L'opera di restauro che seguì richiese diversi anni di lavoro, e solo nel 2014 la chiesa fu riaperta al pubblico.

La chiesa è un esempio classico di architettura campestre, con le sue cumbessias. All'interno, presenta una singola navata, e una lapide sopra la porta laterale commemora i fondatori del santuario, mentre sul portone principale si trova lo stemma della famiglia Pirella.

La Madonna di Montenero fu una parrocchia dal 1962 al 1987; attualmente, è sotto la giurisdizione della Cattedrale. Nel corso degli anni, diversi interventi di restauro sono stati effettuati sulla chiesetta: uno nel 1887, come testimonia una lapide sulla base dell'immagine della Madonna. Un altro intervento, ritenuto "sciagurato," ebbe luogo nel 1972 e interessò il tetto, alterando la natura originaria dell'edificio.

A pochi metri dalla chiesa si trova la statua del Redentore, scultura bronzea diventata dal 1901, data della sua installazione sulla vetta dell'Ortobene, simbolo della città di Nuoro.

 

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