Il documento finale del Sinodo

Il tema scelto per la XV Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi, “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che si è tenuto a Roma dal 3 al 28 ottobre dà il titolo anche al Documento finale approvato dall’Aula con maggioranza qualificata dei due terzi in ciascuno dei suoi 167 punti. Il testo, 60 pagine, ha come icona di riferimento l’episodio dei discepoli di Emmaus, ed è distinto in tre parti che vengono scandite da questo episodio. La prima è intitolata “Camminava con loro” ( Lc 24,15) e cerca di illuminare ciò che i Padri sinodali hanno riconosciuto del contesto in cui i giovani sono inseriti, evidenziandone i punti di forza e le sfide. La seconda parte, “Si aprirono loro gli occhi” ( Lc 24,31), è interpretativa e fornisce alcune chiavi di lettura fondamentali del tema sinodale. La terza parte, intitolata “Partirono senza indugio” ( Lc 24,33), raccoglie le scelte per una conversione spirituale, pastorale e missionaria. Il documento finale del Sinodo è stato consegnato nelle mani del Santo Padre a cui spetterà trarre le proprie conclusioni da sottoporre alla Chiesa – normalmente sotto forma di Esortazione apostolica come è stato con Amoris laetitia dopo il Sinodo sulla famiglia – ma è anche consegnato alle chiese particolari, Vescovi, sacerdoti e laici, in particolare giovani, per la comune riflessione.

Il settimanale diocesano ha riletto punto per punto con alcuni dei responsabili del gruppo giovani dell’Oratorio Sacro Cuore di Nuoro: Giulia Tanda, Marco Tagliazucchi, Samuel Mura e Michele Delussu.

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