Percorso Monte Tuttavista

Cristo Miracoloso - Orosei

🚶   

Il percorso è fruibile a piedi 

Avvertenze e Consigli
In occasione di eventi meteo particolarmente intensi, la conformazione dell’area rende questi sentieri mediamente rischiosi anche dal punto di vista idrogeologico.
Il cisto, e più in generale la vegetazione in ricrescita, in alcuni tratti potrebbe rendere difficoltoso individuare il passaggio: meglio dotarsi di carte dettagliate e/o traccia GPS accuratamente studiate prima dell’escursione.

 

Lunghezza 7 KM

Tempo di percorrenza 2 ore (circa)

Difficoltà Molto difficile

 

Tappe

Galtellì

  • Statua bronzea del Cristo miracoloso

 

Orosei

Il tracciato Galtellì – Orosei
Con un grande sforzo organizzativo, l’Agenzia Regionale Forestas (servizio territoriale di Nuoro) ha garantito le migliori condizioni di percorribilità del sentiero tra Galtellì e Orosei, attraverso il massiccio calcareo del Tuttavista.  La Galtelli-Orosei è una tappa dell’itinerario “Sentiero Italia”, ma è anche catastalmente il sentiero B-200 della RES, percorso di media lunghezza ma abbastanza impegnativo, che collega i due centri di pianura superando il Monte Tuttavista. 

Dopo un avvicinamento iniziale in leggera pendenza, si arriva ai 764 m in prossimità della grande croce del Cristo Bronzeo con notevole panorama della pianura sottostante. Percorsi circa 2 km su comoda sterrata si arriva alla vedetta dell’antincendio, altro notevole punto panoramico su tutta la marina di Orosei. Si scende ora verso Orosei, prima in un canale boscato relativamente facile e successivamente affrontando un tratto roccioso conosciuto come Sa Fraicata con notevole pendenza. Si arriva, infine, al fondovalle su facile sterrata che, superati diversi forni di calce ormai in disuso, ci conduce alla nuova circonvallazione del centro abitato di Orosei e al santuario del Rimedio all’ingresso del paese.
Da segnalare l’assenza di acqua lungo il percorso.

Avvertenze e Consigli
In occasione di eventi meteo particolarmente intensi, la conformazione dell’area rende questi sentieri mediamente rischiosi anche dal punto di vista idrogeologico.
Il cisto, e più in generale la vegetazione in ricrescita, in alcuni tratti potrebbe rendere difficoltoso individuare il passaggio: meglio dotarsi di carte dettagliate e/o traccia GPS accuratamente studiate prima dell’escursione.

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