numero 8 del 28 febbraio 2021

Sono tanti i temi al centro del nuovo numero del settimanale diocesano, in prima pagina a riflessione del direttore è dedicata al tema del carcere e in particolare al regime del 41bis nuovamente al centro del dibattito pubblico dopo la morte di Raffaele Cutolo a Parma. Altre due riflessioni, pur su temi differenti, hanno come comune denominatore la libertà e il conformismo: da una parte la decisione, poi ritirata, da parte dell’Università di Torino di vietare agli studenti collegati a distanza dalle loro abitazioni di mostrare affissi alle pareti simboli religiosi o politici; dall’altra l’oscuramento e la distruzione dei manifesti dell’associazione Pro vita contro l’aborto.
Ampio spazio questa settimana alla politica, un inedito di Sirio Sini, dirigente del Pci sardo, illumina una fase decisiva nella vita del partito, ancora un ricordo di Franco Marini, infine uno sguardo all’agenda Draghi appena presentata dal nuovo presidente del Consiglio in Parlamento.
Dopo i crolli nel centro storico a Nuoro ci si domanda se le attuali normative sulla gestione delle abitazioni non siano la causa del loro abbandono, per il diario della crisi spazio questa settimana ai gestori e proprietari di palestre, chiusi da ottobre e attualmente senza ristori si sentono abbandonati dallo Stato.
Nella pagina della cultura Paolo Merlini ricorda il collega Piero Mannironi, prematuramente scomparso, mentre Pasqua Salis racconta la nascita della struttura di Su Gologone, sogno del marito Peppeddu Palimodde. Dai paesi ampio spazio alla protesta del sindaco di Olzai Maria Maddalena Agus, dopo la diffida a Poste italiane un focus sul taglio dei servizi nei piccoli centri.
Nelle pagine della vita ecclesiale una ampia sintesi della Lectio di Quaresima tenuta dal Vescovo, l’omelia del Papa nel mercoledì’ delle Cenri, la notizia della prossima beatificazione di Armida Barelli.

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