Fonni

Il paese più alto della Sardegna, porta del Gennargentu

Come arrivare

In autobus
Le linee 502 Fonni – Abbasanta, 512 Fonni – Oristano, 525 Fonni – Ottana. Le linee Arst 433 Nuoro-Cagliari (e viceversa), 505 Sorgono – Nuoro506 Belvì – Nuoro, 9138 Orroli – Nuoro effettuano delle fermate a Fonni.

In auto
Da Sud percorrere la strada statale 131 Carlo Felice e percorrerla fino all’uscita Nuoro – Macomer, per poi immettersi sulla Strada statale 129 Trasversale Sarda Macomer – Nuoro. Da Nord percorrere la strada statale 131 Carlo Felice e percorrerla fino all’uscita Nuoro – Ghilarza, per poi immettersi sulla strada statale 131 D.C.N., dove ci sono i cartelli che segnalano Nuoro Superstrada – Olbia e Nuoro Badu e’ Carros e proseguire fino all’ingresso principale di Nuoro. Non entrare in città ma seguire le indicazioni per Tortolì e percorrere la Strada Statale 389 Var Nuoro-Lanusei e, dopo circa 18 km, prendere l’uscita “Fonni-Ovodda-Aritzo-Sorgono” per poi arrivare dopo alcuni km a destinazione.

Fonni, in sardo ‘Onne o Fonne, è un comune di 3.696 abitanti della provincia di Nuoro, situato nella parte centrale dell'isola, a un'altitudine di 1.000 metri sul livello del mare, che ne fa il comune più alto della Sardegna. Fa parte della Barbagia di Ollolai, della quale rappresenta il centro più importante.

Il territorio circostante, dov'è presente anche l'area del bacino artificiale di Govossai, è caratterizzato da variazioni altimetriche molto accentuate, che arrivano fino ai 1834 metri di Punta Lamarmora e i 1829 metri del Bruncuspina.

Fonni è un importante centro montano, con una ricca storia e cultura. Nel centro storico è possibile visitare la chiesa di san Giovanni Battista, realizzata in stile tardo gotico, e la Basilica della Vergine dei Martiri, circondata da cumbessias e affiancata dal convento francescano (1610) e dall'oratorio di san Michele (1760).

La cittadina è anche un importante centro turistico, meta di appassionati di natura, sport e cultura. In inverno, le nevicate intense trasformano le vette in un paesaggio fiabesco, mentre nelle altre stagioni l'ambiente offre una varietà di colori incantevoli, con fiori di peonia, genziana, rosa canina e purpurea che colorano le rigogliose foreste.

Fonni è anche un paradiso per gli amanti del trekking, con sentieri che si snodano fra boschi, sorgenti e riserve avifaunistiche dove osservare varie specie rare. Il comune è inoltre patria del pastore fonnese, una razza di cane da pastore molto apprezzata per la sua capacità di difendere proprietà e greggi.

A pochi chilometri dal comune, si trova il complesso nuragico di Gremanu, uno dei più importanti siti archeologici della Sardegna. Il complesso, datato tra il XV e il IX secolo a.C., è situato in un fitto bosco di roverelle e si compone di due parti distinte.
La parte a valle, che comprende tre templi, un recinto sacro e circa cento capanne. Il tempio circolare, il più grande, è costruito in basalto, calcare e trachite, disposti in modo alternato per creare raffinati effetti cromatici, ed è caratterizzato da un vano centrale circondato da una serie di nicchie. Il tempio a megaron, di forma rettangolare, presenta un vestibolo, un vano centrale e un'abside. Il tempio semicircolare, invece, è costituito da un unico ambiente.
La parte a monte, che comprende un articolato sistema di canalizzazione e captazione delle acque sorgive. Questo sistema, che rappresenta un esempio di ingegneria idraulica di grande abilità, permetteva di convogliare l'acqua dalle sorgenti alle capanne del villaggio e ai templi, dove, si suppone, venisse utilizzata, oltre che per la quotidianità, anche per riti sacri.

Un chilometro e mezzo separa il santuario da un’area funeraria probabilmente di pertinenza del villaggio, la necropoli di Madau, composta da quattro tombe di Giganti, disposte ad anfiteatro e orientate verso est. Accanto alla prima tomba si trova la stele di Madau, un lastrone di granito infisso sul terreno, raffigurante simboli legati alla natura o, secondo alcune teorie, alla costellazione delle Pleiadi.

Fonni è, infine, una delle cosiddette "zone blu", ovvero aree geografiche del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale.


Le feste
A Fonni, l'anno è scandito da una serie di festività e celebrazioni che richiamano profondamente le radici culturali della comunità locale. A gennaio, la Festa di Sant'Antonio Abate (16-17) prende vita con la tradizionale accensione del falò nella piazza della chiesa di Santa Croce, segnando l'inizio di un calendario ricco di eventi.
La Settimana Santa a Fonni è un periodo di particolare devozione, con la Domenica delle Palme che vede la benedizione delle palme nelle principali chiese. Seguono cerimonie come Lavabis, Via Crucis e S'Iscravamentu durante la Settimana Santa, culminando con la Veglia Pasquale e la Domenica di Pasqua, in cui si celebra la benedizione dell'acqua e del fuoco e la commemorazione de S'Incontru, l'incontro tra il Cristo risorto e la Madonna.
A giugno, la Festa della Madonna dei Martiri, celebrata la prima domenica, coinvolge la comunità in una suggestiva processione in cui uomini e donne sfoggiano con orgoglio i costumi tradizionali. Il 24 giugno è dedicato alla Festa di San Giovanni Battista, un'occasione solenne per celebrare il Santo patrono del paese. Nel mese di luglio, la Festa di San Cristoforo si connota per quattro giorni di festeggiamenti presso la chiesa campestre, dedicati al Santo protettore dei viaggiatori.
Ad agosto, il Carnevale Fonnese, noto come Su Arrasehare Onnesu, riunisce la comunità in una celebrazione vivace con antiche maschere come S'Urthu e Sos Buttudos, simboli della lotta dell'uomo contro la natura. Ad agosto è anche il momento del Palio di Fonni, una delle corse ippiche più rinomate della Sardegna.
Settembre porta ulteriori eventi culturali, con ArcheoFonni, una manifestazione dedicata alla scoperta della cultura degli avi, e PaStorias, che celebra la cultura pastorale con antichi mestieri, musica, miti e cucina tradizionale del pastore.
Inoltre, la vivace scena artistica locale è arricchita dai Gruppi Folk, come il Gruppo Folk Brathallos (Pro Loco di Fonni), attivo nella promozione delle tradizioni locali, e il Gruppo Folk S'Orrosa e Monte (Fondato nel 2015), impegnato a preservare le radici culturali giovanili. Contribuiscono ulteriormente al tessuto culturale i Cori Polifonici Maschile Vohes De Onne e Femminile Su Veranu, che arricchiscono le festività con le loro esibizioni musicali.

Cenni storici

Le radici di Fonni affondano profondamente nell'antichità, risalendo all'età prenuragica. I primi abitanti hanno lasciato la loro impronta attraverso menhir (monoliti megalitici eretti e conficcati nel terreno) e domus de janas, testimonianze di un passato che si perde tra il IV e il III millennio a.C. Fonni ha vissuto l'epopea nuragica con oltre 40 nuraghi, tra cui spicca il sito di Gremanu-Madau, caratterizzato da un'eccezionale ingegneria idraulica.

Con l'arrivo dei Romani, Fonni divenne sede di Sorabile, una mansio lungo la strada che collegava Karalis a Olbia. Un santuario dedicato a Silvano, divinità protettrice del bosco sacro di Sorabile, era parte integrante di questa stazione, che purtroppo fu distrutta dai Vandali nel V secolo d.C.

Nell'undicesimo secolo, Fonni fu coinvolta nel Giudicato d'Arborea, all'interno della curatoria della Barbagia di Ollolai. Nel corso del tempo, passò sotto il dominio dei Marchesi di Oristano nel 1410, per poi essere conquistata dagli Aragonesi sessant'anni più tardi.

Il XVII secolo fu segnato da profondi cambiamenti: Fonni fu incorporata nel Ducato di Mandas e divenne un feudo, in mano prima ai Maza e successivamente ai Tellez Giron d'Alcantara.

Il dominio spagnolo portò con sé dispute e scontri, come la battaglia contro Villagrande e Villanova Strisaili nel XVII secolo. Fonni, basando la sua economia sulla pastorizia, dovette affrontare sfide legate all'uso dei pascoli del "Monte Indivisu".

Nel corso del XX secolo, Fonni ha continuato a difendere la sua identità. Nel 1969, la comunità si oppose fermamente alla costruzione di un poligono di tiro nei pascoli tra Fonni e Orgosolo. La ribellione pacifica portò all'abbandono del borgo di Pratobello, costruito per ospitare le famiglie dei militari, solo un mese dopo la sua edificazione.

Oggi, Fonni conserva con maestria le tracce di questo passato ricco e complesso, dalle vestigia prenuragiche e nuragiche alla basilica barocca di Santa Maria dei Martiri e alla parrocchiale di San Giovanni Battista, che raccontano la storia di un luogo intriso di cultura e tradizione nel cuore della Sardegna.

Santuario della Vergine dei Martiri
Chiesa di San Giovanni Battista

Dove mangiare e dormire 

A Fonni è possibile fare esperienza del ricchissimo patrimonio culturale e enogastronomico del territorio. Per goderne appieno è possibile trovare nei vicini ristoranti e agriturismi cibo di alta qualità e, nel centro storico e su tutto il territorio, strutture ricettive confortevoli. Per informazioni su dove mangiare e dormire a Fonni, è possibile consultare il sito web del Comune o mettersi in contatto con l’ufficio del turismo:

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