Funerali di don Giovannino Porcu, l’omelia del Vescovo

Cattedrale di Santa Maria della Neve, 13 maggio

Cari Fedeli e carissimi Sacerdoti, Sia lodato Gesù Cristo!
Sì! Sia lodato Gesù Cristo, e a Lui con la lode in questo momento rivolgiamo ogni nostra preghiera di ringraziamento, di intercessione e di suffragio per il nostro fratello sacerdote Don Giovannino.
Sì! Una Preghiera di ringraziamento, per il dono del sacerdozio alla Sua Chiesa di cui per volontà Sua non può farne a meno; e per il dono del Sacerdote Don Giovannino alla Chiesa di Nuoro. Nei suoi 83 anni di vita ben 60 li ha spesi, da sacerdote, per il Signore nella Chiesa nuorese, al servizio delle comunità di Fonni, del Sacro Cuore a Nuoro e ancora a Nuoro fondando la parrocchia di San Paolo.
Abbiamo ascoltato dagli Atti degli Apostoli le parole di Pietro: “Dio non fa preferenze di persone”!
Avrebbe mai scelto me? O don Giovannino? O uno di noi? se avesse guardato con occhi umani, il nostro valore, le nostre origini, la nostra santità o la nostra bontà? Lui il Signore, Gesù Cristo è il Signore di tutti!
Guardando quanto ho conosciuto di Don Giovannino posso chiedermi, ma chi è il sacerdote?
Abbiamo ancora sentito Pietro che parla: “Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo di Giovanni, cioè come ….” e così racconta, quanto concerne la vita di Gesù.
Così vedo il prete, uno che racconta quanto ha vissuto, quanto lo entusiasma e quanto lo ha entusiasmato nella vita.
Oggi 13 maggio, primo centenario dell’apparizione della Madonna a Fatima ai tre pastorelli, mi richiama alla mente Don Giovannino, che curando la pastorale della salute per vent’anni in diocesi, seguiva in particolare l’UNITALSI, e raccontava continuamente fino a commuoversi le apparizioni di Lourdes soffermandosi sempre sulla figura di Bernardetta Subiroux.
Ecco, mi piace vedere così, don Giovannino: un prete che racconta il Cristo, che lo testimonia pur con tutti i limiti che può avere. Come un canale trasporta l’acqua, senza inquinarla dalla sorgente a chi ha sete, così il sacerdote trasmette quanto il Signore ha fatto e fa per i suoi figli.
La nostra preghiera si fa anche intercessione: il Signore ha richiamato a se il suo sacerdote don Giovannino, ma noi, sua Chiesa, abbiamo bisogno di altri sacerdoti. La nostra preghiera non può non chiedere in questo momento altre tante e sante vocazioni.
Don Giovannino ha dimostrato, anche con molta generosità, il suo amore per le vocazioni e per il Seminario! A lui affidiamo la nostra preghiera, perché ora che gode della visione beatifica del Suo Gesù, che ha servito qui in terra nei fratelli, possa intercedere per noi e chiedere con noi il dono di vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione.
Infine la nostra invocazione al Signore in questa Eucaristia, si fa preghiera di suffragio. Per gli articoli della nostra fede: comunione dei santi, remissione dei peccati, e la vita eterna, chiediamo al Signore che abbia pietà di don Giovannino. Noi lo raccomandiamo all’amore misericordioso del Padre, che, col sacramento dell’Ordine Sacro, lo ha costituito dispensatore dei suoi misteri.
Il Vangelo ci ha ricordato il discorso di Gesù, che descriveva il giudizio del Figlio dell’uomo, quando verrà nella sua gloria. Certamente porrà don Giovannino alla Sua destra, e noi per questo preghiamo. Lui che per 20 anni, curando in diocesi la pastorale della Salute, ha avvicinato i malati e li ha accompagnati nella loro sofferenza, dando formazione agli stessi operatori nel volontariato del mondo della sofferenza.
Ha vissuto, pur con i limiti che la nostra fragilità umana ci fa sperimentare, le opere di misericordia corporali e spirituali, ponendo in atto nel quotidiano l’immagine del buon Samaritano. Certamente si sentirà dire dal Signore: “Vieni, benedetto del Padre mio, ricevi in eredità il regno preparato per te fina dalla creazione del mondo, perché tutto quello che hai fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’hai fatto a me”.
“Caro don Giovannino, tutti insieme noi ti affidiamo a Colui che ti ha amato, che ti ha liberato dai peccati con il suo sangue, che ti ha fatto sacerdote per il suo Dio e Padre, e con te a lui diamo gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen”.

+ Mosè Marcia

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