La Settimana di preghiera alla Beata Maria Gabriella

«Dopo aver vissuto intensamente il tempo delle feste natalizie – ha scritto ai suoi parrocchiani don Pietro Borrotzu -, ora ci prepariamo ad un altro appuntamento importante del nostro anno pastorale: la “Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani”. L’anno 2017 ci ha portato la memoria della Riforma di Martin Lutero, avvenuta 500 anni fa. Ora nel tempo del dialogo ecumenico, possiamo commemorare l’evento, di per sé triste e doloroso della separazione e della divisione, con un atteggiamento di maggiore serenità.
Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha aiutato anche la Chiesa Cattolica a lasciarsi alle spalle l’atmosfera polemica e a fare una valutazione positiva di ciò che essa ha in comune con altre chiese cristiane e che costituisce una spinta verso l’unità.
Il tema di quest’anno “Potente è la tua mano, Signore”, è stato scelto dalle chiese dei Caraibi, e un gruppo ecumenico locale ha elaborato il materiale per questa Settimana.
Come negli altri anni, i cristiani incaricati di preparare il contributo hanno attinto all’esperienza storica della loro fede. La regione caraibica è segnata profondamente dal progetto disumanizzante di sfruttamento coloniale. I colonizzatori hanno utilizzato un sistema di tratta di esseri umani e di lavori forzati, con la privazione dei diritti: l’identità, la dignità umana, la libertà, l’autodeterminazione. Purtroppo l’attività missionaria dei cristiani spesso era strettamente collusa con queste azioni disumanizzanti. Ma la Bibbia, nelle mani degli schiavi divenne un’ispirazione e una garanzia che Dio era dalla loro parte e li avrebbe condotti alla libertà. I cristiani dei Caraibi vedono la mano di Dio nella fine della schiavitù. Da qui la scelta dello slogan “Potente è la tua mano, Signore” tratto dal cantico di Mosè e di Miriam, dopo il passaggio del Mar Rosso, quale tema per la Settimana di quest’anno. Il canto celebra la vittoria di Dio sul potere del male e della schiavitù.
Il linguaggio utilizzato non vuole esaltare la guerra, ma piuttosto far comprendere che la salvezza è il risultato di una lotta, non di una pacifica contemplazione. Dio non si rassegna al male e all’ingiustizia, si alza sempre a difesa del povero.
I simboli che vengono proposti sono appunto la Bibbia, fonte di liberazione, che verrà intronizzata nel primo giorno della Settimana e tre catene di ferro, simbolo di schiavitù, di disumanizzazione e razzismo e del potere del peccato che separa da Dio e dagli altri. Durante la preghiera verranno sostituite da una catena umana, segno di comunione.
Con questo spirito – conclude il parroco – ci apprestiamo a vivere le giornate della settimana di preghiera che condivideremo, come gli altri anni, con le altre parrocchie della città».

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Il programma

Tutti i giorni:
ore 9,00 Celebrazione delle Lodi
ore 16,00 Confessioni
ore 17,00 Celebrazione del Vespro
ore 17,30 S. Messa con riflessione sul tema e animazione delle Comunità parrocchiali della città

18 GENNAIO AMATE LO STRANIERO COME VOI STESSI
Solenne apertura della Settimana di preghiera. La S. Messa viene presieduta dal Vescovo con la concelebrazione di tutti i parroci della città
19 GENNAIO NON PIU’ UNO SCHIAVO, MA UN CARO FRATELLO
Comunità parrocchiali “S. Giuseppe” e “S. Giovanni Battista”
20 GENNAIO IL VOSTRO CORPO E’ TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO
Comunità parrocchiale “S. Domenico Savio”
21 GENNAIO SPERANZA E GUARIGIONE
CELEBRAZIONE IN CATTEDRALE – CONCLUSIONE DELLA VISITA PASTORALE
22 GENNAIO SENTO LE GRIDA DEL MIO POPOLO
Comunità parrocchiali “S. Maria d. Neve” e “N. S. d. Rosario”
23 GENNAIO BADATE AGLI INTERESSI DEGLI ALTRI
Comunità parrocchiali “S. Paolo Apostolo” e “S. Francesco d’Assisi”
24 GENNAIO COSTRUIRE LA FAMIGLIA NELLE CASE E NELLE CHIESE
Comunità parrocchiale “B. V. delle Grazie”
25 GENNAIO IL SIGNORE RADUNA I DISPERSI
Comunità parrocchiale “S. Cuore di Gesù”

Il 19 gennaio alle ore 19,00 ci sarà la conferenza dal titolo: “A 500 anni dalla Riforma – Cattolici e Luterani: dal conflitto alla comunione”
Relatore: P. Edmund Power, Abate Emerito di S. Paolo fuori le mura

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