La Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

L’Anno speciale che stiamo vivendo invita tutti a concentrare la nostra attenzione ancora una volta sulla famiglia, non soltanto in maniera occasionale, ma rafforzando l’idea che la famiglia stessa sia soggetto dell’azione pastorale della Chiesa. In quanto “piccola Chiesa” e “Chiesa domestica” possiede tutte le caratteristiche per essere quella cellula che edifica la comunità cristiana.
Da essa ed in essa, la Chiesa mostra l’amore, la paternità/maternità e figliolanza come identità di Dio che si esprime nella realtà ecclesiale. Dice papa Francesco: «Come la trama e l’ordito del maschile e del femminile, nella loro complementarietà, concorrono a formare l’arazzo della famiglia, analogamente i Sacramenti dell’ordine e del matrimonio sono entrambi indispensabili per edificare la Chiesa quale “famiglia di famiglie”. Potremo così avere una pastorale familiare in cui si respira pienamente lo spirito della comunione ecclesiale». Per questo è importante verificare l’impatto e i primi effetti della Esortazione Amoris laetitia sulle nostre comunità cristiane, nel rinnovare l’impostazione e l’azione pastorale delle Chiese locali e, in particolare, delle comunità parrocchiali, ove ordinariamente si vive la fede incarnata nei vari ambienti di vita.
Tra le iniziative generali proposte in questo Anno speciale, viene indicata la “Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani”, da tenersi domenica 25 luglio alla vigilia della memoria liturgica dei santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria e perciò nonni di Gesù. Non si tratta di una festa sentimentalistica ma l’occasione per porre l’accento sulla ricchezza di esperienza che appartiene all’età anziana, bene prezioso affidato alla valorizzazione delle generazioni, nonché cogliere l’esigenza di armonizzare la fragilità tipica dell’età, all’interno della naturale evoluzione della vita familiare. Come dimenticare inoltre il fatto che i nonni costituiscono oggi per figli e nipoti un punto di riferimento essenziale nel contesto della vita familiare, a volte anche eccessivamente frenetica e dalle attività variegate? In questo senso, si intuisce l’importante ruolo educativo che i nonni ricoprono, ma ciò vale per gli anziani in genere, nello sviluppo della personalità dei più giovani, affinché il patrimonio di cultura e tradizione non vada perduto nel contesto del mondo globalizzato con il rischio di livellare e annullare ogni differenza e sensibilità.
La proposta, di carattere liturgico e celebrativo, ci invita a porre l’attenzione su temi importanti, attorno ai quali si sta giocando anche una partita di civiltà che, come comunità cristiana, non può vederci assenti o distratti.
Per significare l’importanza della ricorrenza che istituisce questa Giornata Mondiale, la Penitenzeria Apostolica ha emanato un Decreto in cui viene concessa l’indulgenza plenaria ai partecipanti alle celebrazioni e anche a coloro che per l’età avanzata o per la malattia non possono parteciparvi di persona.
Per questo, oltre alla celebrazione ufficiale in Vaticano, viene chiesto che questa Giornata Mondiale sia celebrata nelle diocesi e nelle parrocchie, secondo le modalità indicate dal Dicastero e di cui si può prendere visione nel materiale presente anche nel Sito della nostra diocesi (in questa pagina in basso).
È chiaro che anzitutto i parroci e tutti i sacerdoti impegnati nella cura pastorale sono fortemente sollecitati a prenderne visione e, nel limite delle possibilità di ciascuna comunità, organizzare l’evento nella maniera più bella possibile, proprio per favorire la testimonianza dei valori che la accompagnano, offrendo anche il testo del messaggio del Papa come segno di attenzione e gratitudine verso quanti costituiscono pur sempre una parte rilevante e preziosa della nostra comunità ecclesiale.

Alessandro Fadda

Documenti e kit pastorale

 

Giornata dei nonni

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