La porta della misericordia

Bangui: Capitale Spirituale del Mondo!
L’omelia di Bangui nella Repubblica Centrafricana è l’accorato grido di Papa Francesco per la grazia e l’elemosina della pace, del perdono, dell’amore.

di Pietro Orunesu

Con la 1ª domenica di Avvento Papa Francesco apre a Bangui il Giubileo della Misericordia che avrà il suo inizio per la chiesa universale con l’apertura della Porta Santa l’8 dicembre nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, il 13 dicembre nelle Cattedrali delle diocesi.
L’evento del suo pontificato è segnato dall’Esortazione Evangelii Gaudium e dall’Enciclica Laudato Si’ per la nuova evangelizzazione del mondo, per la proclamazione della misericordia di Dio, per la generosa salvezza di Cristo, crocifisso e risorto.
L’omelia della quarta domenica di Quaresima, la Bolla Misericordiae vultus, la Lettera a monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, la Preghiera per il Giubileo della Misericordia esprimono la cura pastorale e la zelante attenzione perché l’uomo abbia la vita, la dignità, la pace.
Sono documenti che presentano, spiegano e celebrano il volto misericordioso di Dio. Il contenuto biblico, teologico, pastorale è proposto con maggiore evidenza nei 25 punti della Bolla giubilare. Cristo è il volto della misericordia del Padre. Pietà, perdono, salvezza, amore rivelano la divina misericordia delle due alleanze. Le pagine dell’Esodo concordano con le parabole di Luca che con la parabola del Figlio prodigo costituisce la perla della pazienza di Dio con tutti i peccatori. L’affermazione di Tommaso d’Aquino, «È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza», è sotto gli occhi di tutti per collaborare alla salvezza di ogni uomo e di tutti gli uomini.
Le vie del giubileo sono aperte al pellegrinaggio, alle opere di misericordia, alle 24 ore per il Signore, al dialogo ecumenico. L’indulgenza ha le sue condizioni nella confessione sacramentale, nella partecipazione all’Eucaristia, nella professione di fede, nella preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. A tutti i sacerdoti, anche a quelli della Fraternità di San Pio X, è concessa la facoltà di assolvere durante l’anno del giubileo dal peccato di aborto. Ai Missionari della Misericordia verrà data la facoltà di assolvere i peccati riservata alla Sede Apostolica.
L’Anno del Giubileo Straordinario è un dono per tutti gli uomini di buona volontà, un forte richiamo a vivere coerentemente la propria fede, una perseverante conversione al Signore per costruire la civiltà dell’amore nell’intera umanità. Alle cosche mafiose, ai gruppi criminali, ai peccatori incalliti dalla corruzione ricorda il giudizio di Dio e l’offerta della misericordia da parte della chiesa. Il nostro tempo ha urgente bisogno di misericordia nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano Secondo. La prospettiva di San Giovanni XXIII dice che ora la sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore.
Il beato Paolo VI, nell’ultima sessione pubblica del 7 dicembre 1965, affermava che la religione del Concilio era la carità e la verità rivolta verso l’uomo, servire l’uomo in ogni sua condizione, in ogni sua infermità, in ogni sua necessità.
La preghiera del giubileo esorta credenti e non credenti a testimoniare le parole del Vangelo: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». La Madre della Misericordia interceda per la salvezza del mondo.

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