NUMERO 46 DEL 24 DICEMRE 2023

Gli auguri del Vescovo Antonello aprono il numero natalizio del settimanale. La prima pagina è impreziosita dall’immagine di un presepe realizzato da Maria Lai, recente acquisizione di Spazio Ilisso (di cui si parla approfonditamente nelle pagine interne).
In primo piano l’Università con il caso del Polo di Olbia in crescita costante a fronte dell’arretramento – quasi un suicidio – del Consorzio nuorese in liquidazione.
La vigilia di Natale è l’anniversario della morte di don Graziano Muntoni, ucciso a Orgosolo, a venticinque anni da quel giorno tragico lo ricorda il compaesano e confratello don Michele Casula intervistato da Priamo Marratzu.
Dorgali ha perso due importanti esponenti della vita culturale della comunità, il poeta Pietro Sotgia e il ceramista Gianluigi Mele.
Lodè riscopre il proprio patrimonio artistico, dopo l’uscita di un volume dedicato alle chiese del paese sono state da poco restaurate diverse statue presenti in differenti luoghi di culto.
Ampia la sezione culturale, prosegue il viaggio di Ugo Collu al termine della cristianità come quello di Natalino Piras intorno ai suoi personaggi immaginari presi dalla realtà. A Orune il maestro Pala Mundanu ricorda don Giovanni Paolo Sannio, prete e farmacista mentre Claudio Lasperanza racconta il caso della robotica e intelligenza artificiale applicato alla preghiera con SanTo, il prototipo di robot pensato per la conversazione spirituale.
Il paginone centrale è dedicato al Natale, al centro una pagina storica de L’Ortobene firmata da Mario Ciusa Romagna, un ricordo di Natale di Angelo Sirca, una poesia in lingua sarda di Giuseppina Fadda. Per la vita ecclesiale don Andrea Biancu commenta i Vangeli del 24 e 25 dicembre, don Luca Mele ci aiuta a conoscere la missione di don Michele Muledda a Loculi e Onifai.
Come di consueto nell’ultimo numero dell’anno anche una scelta delle più significative prime pagine del 2023, una per ogni mese, per augurare un buon Natale e un felice Anno ai lettori.
Rubriche, attualità e commenti completano un numero ricco, con quattro pagine in più rispetto al solito, e tanti spunti di riflessione da custodire nell’intimità di una festa da vivere con il cuore rivolto in particolare alla Terra Santa.

Con questi sentimenti il giornale vi dà appuntamento al numero del 7 gennaio 2024.

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