Mercoledì 30 settembre alle 16,30 presso il Monastero del Carmelo a Nuoro, si aprirà il Mese missionario. Sono invitati a partecipare tutti i gruppi missionari che agiscono nelle parrocchie e quanti hanno sensibilità per il tema missionario.
La missionarietà è anche parte integrante del Progetto Pastorale diocesano, il quinto degli obiettivi che si prefigge il documento, come qui riportato:
Superare ogni limite mentale e territoriale che chiude la vita di fede e la sua testimonianza nell’intimismo della persona e nel “chiuso” della propria parrocchia o della diocesi.
I due discepoli di Emmaus ritornarono senz’indugio a Gerusalemme solo perché, avendolo ascoltato mentre spiegava loro quanto lo riguardava, l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane e volevano raccontarlo agli altri. Se alla nostra Chiesa diocesana, manca l’entusiasmo, la gioia, la capacità, di raccontare agli altri, vicini e lontani, la nostra fede, è segno che ancora non abbiamo incontrato e riconosciuto, il Signore nostro Cristo Risorto, nonostante quotidianamente spezziamo il pane della Parola e quello Eucaristico.
Lo scopo istituzionale della Chiesa non è quello di conservare se stessa, ma di servire l’umanità portando in essa i valori del Regno di Dio annunciando Cristo. “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”. La missione, come la comunione, è dimensione costitutiva della Chiesa; è la natura stessa della Chiesa, la sua vocazione, la sua sollecitudine, non è certo un di più. Abbiamo bisogno di rinnovare l’impegno missionario capace di rigenerare una comunità cristiana, di rinvigorire la fede, di dare un nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza trasmettendola! In questa prospettiva è necessario porre mano ad “una pastorale di missione permanente” che estenda gli orizzonti dell’evangelizzazione e rinsaldi i vincoli della comunione fraterna. La missione oggi non riguarda soltanto l’azione verso quanti “non conoscono ancora Cristo” ( e sono tanti), ma riguarda le stesse comunità cristiane già evangelizzate che necessitano di un rinnovato annuncio evangelico e di una testimonianza più coerente e sincera. La Chiesa, universale e missionaria, non può chiudersi in se stessa. (dal Progetto Pastorale diocesano, pp. 103-104)
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