Comunicato della Conferenza Episcopale Sarda

Il futuro della Facoltà Teologica della Sardegna e una più efficace azione della Chiesa sarda sul piano regionale. Sono i due principali argomenti che la Conferenza Episcopale Sarda ha affrontato nella riunione di lunedì 1 luglio a Donigala Fenughedu.

Il tema della Facoltà Teologica è all’ordine del giorno già dal 2009, da quando il Provinciale della Compagnia di Gesù, a causa della drastica diminuzione del personale di cui possono disporre, comunicò alla CES l’intenzione di un ridimensionamento della presenza dei Gesuiti nella direzione accademica della Facoltà e in parte nelle attività didattiche. Da allora iniziò un fitto confronto tra i Vescovi sardi e i Superiori dei Gesuiti. Riconoscendo l’importante ruolo dei Gesuiti nella conduzione dell’Istituzione accademica e nella storia della Chiesa sarda negli ultimi 75 anni, si tentò ogni via per sondare la possibilità di un eventuale ripensamento o, per lo meno, di una congrua dilazione.
L’orientamento raggiunto è che a partire dall’anno accademico 2017-2018 la direzione accademica diretta della Facoltà passerà in mano alla Conferenza Episcopale Sarda. A tal fine si sta procedendo alla revisione della Convenzione tra la Provincia dei Gesuiti e la Regione Ecclesiastica della Sardegna e a un contestuale aggiornamento degli Statuti.
I Gesuiti continueranno a prestare il loro servizio didattico, compatibilmente con le risorse disponibili di personale, il loro Superiore provinciale sarà Vice Gran Cancelliere per sottolineare il legame istituzionale tra la Compagnia di Gesù e la Facoltà, e i locali di loro proprietà, continueranno ad essere messi a disposizione per tutte le attività accademiche e istituzionali.
É facile comprendere che tale passaggio rappresenta un’assunzione non solo formale di responsabilità da parte dei Vescovi e della Chiesa Sarda tutta, nei confronti di un’istituzione così fondamentale per la vita e la missione della Chiesa in Sardegna.

Un altro momento importante della riunione dei Vescovi è stato l’incontro con un folto gruppo di incaricati regionali dei diversi settori (pastorale familiare e giovanile, catechesi, pastorale sociale e del lavoro, Caritas, Federazione Italiana Esercizi Spirituali, Beni culturali ecclesiastici…).  I Vescovi hanno ascoltato dalla viva voce dei collaboratori i progetti e le iniziative in atto, ma soprattutto hanno voluto sottolineare la necessità di un sempre più organico lavoro di coordinamento e di individuazione di percorsi per dare all’azione della Chiesa in Sardegna un volto sempre più unitario e incisivo, capace di individuare obiettivi rispondenti alle domande poste dalla nostra realtà regionale. Si è sottolineata l’urgenza di superare steccati e ritardi, per dare corpo all’invito di Papa Francesco ad essere “chiesa in uscita”, non arroccata e attendista, ma capace di andare verso quelle periferie esistenziali che attendono di essere sostenute e permeate dal Vangelo della carità. Fra le proposte avanzate, che hanno bisogno di ulteriore approfondimento, se ne ricordano alcune: avviare, finalmente, il “Centro Regionale di pastorale” auspicato dal Concilio Plenario Sardo, come motore di riflessione, coordinamento e promozione delle attività regionali; una calendarizzazione più organica e puntuale delle iniziative regionali;  un convegno regionale di rilancio dei contenuti e prospettive della recente Lettera Pastorale dei Vescovi sardi “Un cammino di speranza per la Sardegna”; reintroduzione da parte della Facoltà Teologica della Sardegna di un Corso di Licenza in teologia pastorale e catechetica. L’incontro è anche servito per confermare che il progetto sull’ex Seminario di Cuglieri che vede cointeressati la Regione Sardegna, il Comune di Cuglieri e la Conferenza Episcopale Sarda, procede nelle fasi preliminari del suo iter attuativo.
Concludendo l’incontro, ci si è lasciati con l’impegno di istituzionalizzare, almeno una volta all’anno, l’appuntamento della CES con gli incaricati regionali.

La CES ha anche proceduto alle seguenti nomine:

  • don Lucio Casula, della Diocesi di Oristano, assistente ecclesiastico regionale del Movimento ecclesiale d’Impegno Culturale (MEIC);
  • –  don Battista Mura, della Diocesi di Lanusei, Assistente ecclesiastico regionale per il settore Giovani di AC;
  • – don Giammaria Canu, della Diocesi di Ozieri, Assistente ecclesiastico regionale dell’Azione Cattolica Ragazzi (ACR).

 

+Sebastiano Sanguinetti
segretario CES

 

 

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