La III Giornata dei poveri

Domenica 17 novembre si celebrerà anche in diocesi la Giornata mondiale dei poveri, indetta da Papa Francesco e arrivata alla terza edizione (nella foto in alto un momento della precedente giornata). Anche quest’anno l’organizzazione è curata dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro. In una lettera firmata congiuntamente, i direttori suor Pierina Careddu e don Pietro Borrotzu invitano i parroci della città e della diocesi a vivere insieme come momento comunitario la Veglia che si terrò nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie a partire dalle ore 19, a conclusione della Novena.
Per il momento di preghiera, con esposizione del Santissimo Sacramento – conclusione con la Benedizione eucaristica – si seguiranno i suggerimenti contenuti nel sussidio predisposto dal “Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione”. Lo schema che prevede una lettura dal Libro del Levitico e la valorizzazione del Salmo 9, scelto dal Papa nel suo messaggio per la giornata, ed alcune riflessioni intorno alle parole “verità, amore, giustizia, misericordia”, che sono collegate con le condizioni e i problemi dei poveri.
Al termine della celebrazione si è pensato di realizzare un momento conviviale, nei locali della parrocchia: ogni comunità parrocchiale è invitata a portare qualcosa da condividere, «sarà – scrivono suor Pierina Careddu e don Borrotzu – il segno della condivisione, raccomandata dal Papa nel suo messaggio. Sono invitate a partecipare le comunità parrocchiali e i gruppi; soprattutto le Caritas parrocchiali sono invitate a coinvolgere i poveri, almeno quelli che vengono abitualmente raggiunti dall’azione caritativa».
«La nostra preghiera – prosegue la lettera – è invocazione di aiuto; è denuncia per la condizione dei poveri, “diventati loro stessi parte di una discarica umana e trattati da rifiuti”; è luogo per imparare il linguaggio di Dio, che “ascolta, interviene, protegge, difende, riscatta salva …”; è momento per comprendere che “Gesù ha inaugurato il suo Regno ponendo i poveri al centro … ed ha affidato ai suoi discepoli il compito di portarlo avanti”. Condividiamo la preghiera – concludono i direttori – e sosteniamoci a vicenda perché le nostre comunità diventino luoghi per “restituire speranza”, anche con piccoli gesti: fermarsi, sorridere, ascoltare».
Oltre all’invito alle parrocchie, di concerto con gli uffici Liturgico e Scuola IRC, anche i dirigenti scolastici, insegnanti e studenti, sono stati raggiunti da una lettera nella quale i responsabili degli Uffici, oltre a invitarli alla Veglia del 17 novembre, scrivono: «Riteniamo che la Scuola, con il suo essere luogo di formazione, possa svolgere un ruolo efficace nell’educazione alla sensibilità verso le varie forme di povertà presenti in questo tempo e sulla necessità di offrire risposte in grado di contrastare il disagio e costruire azioni di solidarietà. Certi della continua riflessione su questi temi – concludono – restiamo a disposizione per iniziative che possono essere individuate insieme».

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